Una delle domande che mi vengono poste più frequentemente è proprio questa:
“Come faccio a coordinare queste due operazioni dal momento che per far fronte all’acquisto di una nuova casa devo aver incassato il denaro dalla vendita della mia?”
Se ti trovi in questa situazione, ecco come gestire la vendita di una casa se devi comprarne un’altra.
Prima di continuare la lettura di questo articolo, guarda la video-testimonianza del Dott. Stefano Podalivo.
Un cliente che all’inizio era terrorizzato da questa operazione, ma ad oggi non finisce mai di ringraziarmi.
Ci sono tre possibilità per gestire questo tipo di operazione:
La Prima
Quella che applico quotidianamente, è di mettere prima in vendita la propria casa, trovare l’acquirente che sia disposto a versare il 20% al contratto preliminare e che possa attendere 6/8 mesi di tempo per stipulare successivamente l’atto notarile definitivo.
Osservazioni: in questo modo hai tempi molto ragionaveli, per trovare con tutta calma la casa che vada bene per tue esigenze. Inoltre hai anche la possibilità economica, con i soldi della caparra incassata, di bloccare la nuova casa
La seconda
Quella meno consigliata perché più rischiosa, è che nel caso in cui tu abbia trovato una casa che ti vada bene, dai una caparra per bloccare l’acquisto e inizi a vendere la tua.
Osservazioni: devi innanzitutto anticipare i soldi della caparra. Se nel contratto preliminare, firmi di impegnarti entro 3/4 mesi di saldare l’intero importo dell’immobile, rischi di trovarti in una situazione di estrema urgenza. Oltre a vivere la vendita con un’elevatissima condizione di stress, potresti ritrovarti ad non avere l’importo da dare al venditore entro il tempo stabilito, in questo caso perderai l’importo della caparra versato in precedenza o saresti nella condizione di dover svendere per procedere al saldo nei tempi previsti.
La terza
La terza possibilità è simile alla seconda, solo che in questo caso si procede senza alcun rischio, ma la fattibilità dell’operazione è bassissima: puoi bloccare la casa, vincolando l’acquisto alla vendita di casa tua. In pratica stipuli una proposta di acquisto condizionata alla vendita della tua abitazione. Chiaramente la caparra versata non può essere incassata dal proprietario di casa ma deve essere trattenuta dall’agenzia. In questo modo, nel caso in cui entro il termine indicato nella proposta d’acquisto tu non sia ancora riuscito a vendere casa, non perderai nulla: ti verrà restituita la caparra e sarai libero da ogni vincolo. Osservazioni: Considera che generalmente il proprietario di casa, essendo la proposta che andrai a fare vincolata, si legherà per un tempo limitato che potrebbe variare dai 20 ai 40 giorni, comunque dipende da situazione a situazione. Questo significa che se in 20/40 giorni stabiliti non riesci a vendere l’immobile avrai perso la casa di cui ti eri innamorato.
La soluzione
Per concludere, il mio consiglio è quello di optare per la prima soluzione.
Statisticamente non è mai capitato che un mio cliente nella situazione rappresentata nella prima opzione (quella di mettere prima la casa in vendita) poi non sia riuscito a trovare un nuovo immobile entro 6/8 mesi.
Ci sarebbero altre cose da dirti, come ad esempio, fondamentale è disciplinare già dal giorno della proposta, il conferimento posticipato del possesso dell’immobile al tuo acquirente; in questo modo avresti la possibilità di incassare il giorno dell’atto di vendita, versare il saldo prezzo della nuova casa acquistata e fare comodamente il trasloco, senza rimanere un giorno fuori casa. Ecco, proprio in questa fase ne ho viste di tutti i colori… Se dovessi approfondire questo tema specifico, mi dilungherei troppo.
Arrivati a questo punto, credo di averti dato la maggior parte delle informazioni per permetterti di prendere la decisione migliore, ma ti consiglio comunque di confrontarti con un professionista per azzerare tutti i rischi del caso, che variano da situazione a situazione.
